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VPN ai tempi del COVID19

VPN ai tempi del COVID19

L'utilizzo delle VPN ai tempi del COVID19 in Italia fa riflettere su una questione ben precisa. Oggi molte aziende si trovano ad affrontare il problema dell'impossibilità fisica di poter avere i propri dipendenti in sede. L'Italia, da stime reperibili in rete si trova all'ultimo gradino della classifica mondiale. Inoltre viene fuori anche un altro dato interessante: l'Italia ha un utilizzo quasi totale della modalità "desktop" per l'home working. Un Italia in cui le aziende hanno una consapevolezza dell'esistenza di queste tecnologie sarebbe già pronta in questi casi. Le aziende che già erano dotate di una VPN, come noi di Dasir Tech, non hanno smesso di produrre e di permettere ai propri dipendenti di lavorare nonostante l'emergenza COVID19. In Dasir Tech questo è potuto succedere grazie al nostro Team Software & Hardware Consulting che offre soluzione veloci per realizzare o migliorare l'infrastruttura di quelle aziende che hanno bisogno. Se anche tu hai bisogno di assistenza per la creazione o la manutenzione di VPN, per facilitare il tuo smart working, non esitare a contattarci... saremo felici di aiutarti! Tutte quelle aziende che non si occupano della produzione e/o raccolta materiale di oggetti e tutti i comparti delle aziende che non fanno parte della catena produttiva potrebbero continuare a lavorare da casa riducendo le persone circolanti e quindi contribuendo a combattere la diffusione del virus. Un altro aspetto dell’home working o smart working è anche una svolta che strizza l'occhio al tema dell'ambiente. Il COVID19 ci ha fatto evitare molti spostamenti con enormi benefici sui livelli di emissioni inoltre, riducendo gli spazi aziendali, si potrebbe diminuire anche il consumo energetico delle utenze.

L'Apple Watch arriva in palestra con il programma Connected

L'Apple Watch arriva in palestra con il programma Connected

I Fitness Tracker indossati al polso tendono a fare un ottimo lavoro quando ci si allena all'aperto mentre, per gli appassionati della palestra, le cose si complicano. Il GPS non può davvero svolgere il suo lavoro rilevando le distanze e per alcuni macchianri come l'ellittica il discorso tende ad essere ancora più complicato. Le ultime generazioni di Apple Watch e WatchOS hanno lavorato per colmare questo divario, con un rilevamento degli allenamenti più sofisticato e l'introduzione, nel 2017, di GymKit . Con quest'ultima, Apple ha iniziato a lavorare con i produttori di apparecchiature per abbandonare le macchine iPod a 30 pin per i nuovi modelli che funzionano con il rilevamento di Apple. Da meno di un mese, il nuovo programma Apple Watch Connected verrà lanciato con quattro partner. È un quartetto piuttosto vario, che va dalla vecchia scuola alla boutique, tra cui Orangetheory, Basecamp, YMCA e Crunch Fitness. Il sistema di GymKit, per arrivare nella palestra del tuo quartiere richiederà, purtroppo, ancora un poco di tempo. Il programma è progettato per colmare ulteriormente il divario tra l'attività sportiva effettuata all'interno ed all'esterno della palestra; è fondamentalmente avere appunto attrezzature abilitate per GymKit, un'Apple Watch e un'app iOS (sviluppata con Apple) ed i più interessanti, "programmi di incentivazione". In sostanza, il programma di incentivazione è un programma che spinge lo sportivo ad effettuare più sport a seconda della natura dell'accordo con la palestra. Ad esempio con Orangetheory, lo sportivo può sfruttare l'attività per guadagnare piccoli premi come le carte regalo Nike e Apple. Tutto sommato, sembra una vittoria per tutte le parti coinvolte. Apple ottiene un coinvolgimento più attivo in un numero limitato ma crescente di palestre e le palestre possono vantare una partnership Apple. Quindi un nuovo modo di fare sport ed un nuovo modo di fare business promuovendo il benessere e la salute dell'utente.

Come la tecnologia e l’uso del software supportano la progettazione in Architettura

Come la tecnologia e l’uso del software supportano la progettazione in Architettura

La tecnologia si evolve velocemente, cambiando le metodologie e le tecniche di lavoro in tutte le aree produttive, dai processi semplici ai più complessi, trovando così diversi ambiti d’applicazione che aprono nuove possibilità a qualsiasi settore. L'architettura non è estranea a questo cambiamento, oggi esistono diverse applicazioni per lo sviluppo e il design architettonico e queste consolidano il ruolo della tecnologia anche in questo campo, svolgendo un ruolo molto importante nel settore. Per questo motivo sono state sviluppate diverse tipologie di applicazioni, che oggi vengono utilizzate costantemente da architetti e ingegneri, diventando strumenti fondamentali nei loro lavori, semplificandone la progettazione, ottimizzando i processi e migliorandone la qualità. L'industria del software sviluppa programmi che permettono di figurare strutture spaziali tridimensionali, quindi non è più necessario immaginare come sarebbe un elemento nella vita reale… questo può essere visto sul monitor di qualsiasi studio d’architettura. La maggior parte dei programmi utilizzati attualmente contengono una API (Application Programming Interface) o un'interfaccia di programmazione delle applicazioni che consentono l'accesso ai meccanismi interni del software e vengono utilizzate per automatizzare il programma o per aggiungere nuove funzionalità. La maggior parte dei software, come CAD e BIM, opera su base API. L’utilizzo di API non è esclusivo di questo settore, infatti, anche tutti i prodotti Microsoft Office hanno un'API integrata per l’automazione del software. Inoltre anche siti web come Facebook e Google hanno APIs che possono essere utilizzati per creare nuove caratteristiche e funzionalità. Visto che l’era digital in architettura e design si sviluppa rapidamente, imparare a programmare diventa sempre più un'abilità essenziale per un architetto e si può dire che, il suo lavoro, è si frutto della propria creatività ma vede la luce attraverso il supporto di un computer.

La scelta della tecnologia nei progetti software

La scelta della tecnologia nei progetti software

Quando si inizia un nuovo progetto software la valutazione delle tecnologie da utilizzare, ed in particolare, la scelta del framework, è una fase fondamentale e particolarmente critica che richiede grande attenzione e uno studio preliminare approfondito. Al giorno d'oggi gli strumenti che supportano lo sviluppo software sono numerosi, con caratteristiche, vantaggi, svantaggi e costi differenti. La fase precedente a questa scelta, dovrebbe prevedere un'accurata raccolta di requisiti funzionali, non funzionali e relativi all'aspetto grafico che il prodotto finale dovrà avere. Una volta completata questa prima analisi, si procede con quella delle tecnologie disponibili. Trovare la tecnologia che supporti completamente ed esaustivamente lo sviluppo delle funzionalità richieste è impossibile, ma si può restringere il campo selezionando quella che facilita maggiormente il lavoro. Lo sviluppo delle funzionalità non è però l'unico fattore da considerare. Altri, altrettanto importanti, sono: - Il supporto da parte degli sviluppatori della tecnologia, ma anche quello di una community che attraverso forum e blog proponga soluzioni a problemi più o meno comuni che si possono presentare; - La stabilità degli aggiornamenti nel tempo: utilizzando componenti che non vengono aggiornati da molto tempo, si rischiano problemi di compatibilità che in futuro potrebbero costringere a dover rimuovere quel componente o addirittura a dover riprogettare tutto utilizzando tecnologie diverse; - La compatibilità tra le tecnologie e la facilità con cui interagiscono dovrà essere comprovata, se si dovesse aver bisogno di utilizzarne più di una; - La scelta tra linguaggi nativi e ibridi: si tratta di un problema molto comune quando si parla di sviluppo di App. Utilizzare linguaggi nativi, ovvero linguaggi scritti appositamente per un determinato sistema (ad esempio iOS o android), permette di sfruttare al massimo le potenzialità del dispositivo migliorando nettamente le prestazioni. Lo svantaggio che ne consegue è che la stessa App dovrà essere sviluppata più volte nei vari linguaggi. D’altro canto, l’utilizzo di linguaggi ibridi permette di sviluppare una singola App che funziona su vari sistemi, a discapito però delle prestazioni; - L’esperienza nelle tecnologie, fattore va valutato insieme al tempo a disposizione. Se il tempo per la realizzazione del prodotto finale è limitato, probabilmente è meglio optare per tecnologie che già si padroneggiamo in modo da poter entrare subito nel vivo dello sviluppo. In caso contrario si possono anche scegliere tecnologie che prevedano una prima fase di formazione. Per lo sviluppatore, quindi, la valutazione della giusta tecnologia da utilizzare è un passo fondamentale. Se questo aspetto viene affrontato con la giusta attenzione, porta indubbi vantaggi al progetto che si intende realizzare.

Hi-Tech e Sport 4.0

Hi-Tech e Sport 4.0

L’evoluzione tecnologica ha portato numerosi cambiamenti in tutti i campi, dalla salute al marketing, fino ad arrivare alla pubblica amministrazione e al food delivery. Negli ultimi anni, le nuove tecnologie sono state utilizzate in modo massiccio nello sport, apportando miglioramenti sia alle performance di atleti professionisti che dilettanti. Tra le novità proposte sul mercato ci sono i dispositivi wearable, ovvero dei dispositivi elettronici che si indossano e che attraverso smartphone/tablet/pc sono capaci di monitorare i battiti cardiaci, gli sforzi compiuti, la velocità del movimento, la distanza degli spostamenti, inviando una notifica ad attività fisica terminata. A dare maggiore risalto a questo sviluppo tecnologico sono stati gli Smartwatch / Smartband e le Smart Shoes. Smartwatch / Smartband sono orologi con funzionalità oltre il semplice cronometraggio. Gli Smartwatch moderni possono essere considerati dei veri e propri computer indossabili capaci di eseguire applicazioni, di funzionare come lettori multimediali portatili e di monitorare, in modo costante, salute e prestazioni fisiche sotto sforzo. Solo in un secondo momento sono stati prodotti anche gli smartband o braccialetti intelligenti, simili agli orologi, anche se generalmente più semplici e meno versatili. Smart-Shoes sono, invece, particolari scarpe sportive dotate al loro interno di un chip che permette di monitorare passi e calorie bruciate e di tracciare il percorso effettuato, trasformandole in un vero e proprio activity tracker. Sono dotate inoltre di un sistema di allacciamento e aderenza al piede regolabile tramite app per poter consentire una perfetta performance sportiva, sopratutto durante la corsa. Come si ricaricano? Tramite wireless. L'evoluzione tecnologica porterà, probabilmente, alla nascita di microchip impiantati direttamente sottopelle. Per il momento il progetto è ancora al vaglio degli studiosi, non ci resta dunque che attendere le prossime evoluzioni.  

I miti manageriali che frenano la rivoluzione digitale

I miti manageriali che frenano la rivoluzione digitale

Si parla sempre più spesso di rivoluzione digitale, ma sono tanti i miti da sfatare per ottimizzare il binomio uomo-tecnologia. Da solo l’hi-tech non basta per rivoluzionare il sistema aziendale, serve soprattutto una cultura organizzativa che sia compatibile con le potenzialità che ci offre la tecnologia. Le risorse umane e quelle tecnologiche spesso non obbediscono a logiche omogenee tra loro. Gli ostacoli che le imprese incontrano in questo fondamentale percorso di sincronizzazione uomo-macchina sono molti. Quelli che appaiono più difficili da sradicare, risiedono in tre grandi miti da sfatare:   Meglio soli che male accompagnati. In molti contesti aziendali è ancora radicato il concetto che accentrare la gestione delle attività, sia la strategia migliore per arrivare il prima possibile all’obiettivo. L’evidenza però dimostra che senza una cultura organizzativa predisposta alla collaborazione uomo-tecnologia, le potenzialità del digitale restano inespresse. Il rischio è basarsi su un approccio obsoleto che allontana dalle logiche di mercato più evolute.   Chi sbaglia paga. Information technology significa, per lo più, procedure dettate dall’alto che non ammettono indecisioni o variazioni. Aprirsi alla cultura digitale significa accettare il rischio dell’errore e orientare i colleghi all’avventura della sperimentazione. Nel grande campo della rivoluzione digitale siamo tutti inesperti. Più che tollerare gli errori dei collaboratori dovremmo spingerli a sbagliare e aiutarli a capire come non farlo più.   Divertirsi sul lavoro è inaccettabile. “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai nemmeno un giorno in vita tua”. L’ hi-tech contente alle aziende che sposano tale approccio innovativo, di lavorare divertendosi. In assenza, ci si trova a scontrarsi con vecchie routine operative che costringono a una noiosa ripetitività̀, riducendo notevolmente la produttività. In conclusione senza una corretta predisposizione collaborativa e orientata al cambiamento, anche la migliore infrastruttura tecnologica serve a poco.

Foodtech: quando la tecnologia incontra il cibo

Foodtech: quando la tecnologia incontra il cibo

Il cibo ha avuto nel corso dei secoli un’espansione crescente fino ad occupare nella società contemporanea un ruolo fondamentale. Oltre ad essere nutrizione è comunicazione, esperienza sensoriale ed estetica. Il food system sta diventato sempre più innovativo, richiedendo l’utilizzo di nuovi sistemi informatici nel settore. Ma come l’innovazione rivoluzionerà il mondo agroalimentare? Il termine foodtech esprime chiaramente il rapporto cibo e nuove tecnologie. Si vuole far riferimento a tutti quei processi di produzione e distribuzione di beni e sevizi volti a rivoluzionare quelli tradizionali. Soluzioni che consentono di affrontare il problema della sostenibilità, della tracciabilità e della sicurezza alimentare, arginando anche la questione degli sprechi. Il 12 maggio 2018 a Roma si è conclusa la presentazione del nuovo ciclo di accelerazione di startup da parte di Startupbootcamp Foodtech, l’acceleratore di riferimento per il settore foodtech e agritech, con l’obiettivo di sostenere i giovani imprenditori nel foodtech e rafforzare l’eccellenza del settore attraverso soluzioni ad alto livello tecnologico. I campi di applicazione del foodtech sono molteplici, dalle innovazioni nel campo dell’idroponica al 3D printed food. Tra le proposte più innovative si può citare quella della startup Ho Chi Minch vietnamita che ha perfezionato un sistema a basso impatto ambientale per favorire la diffusione di proteine animali. Si è eliminato in questo modo il costo di costruzione delle infrastrutture per le fattorie e si è prodotta la polvere di grilli a costo zero. Singolari sono le idee in arrivo dall’Olanda ove l’innovazione tecnologica offre agli allevatori di suini un software per il riconoscimento facciale che monitori i singoli maiali. Si può pertanto tenere sotto controllo lo stato di salute dei capi per intervenire tempestivamente e pianificare adeguate tecniche di allevamento, ridurre l’utilizzo di antibiotici, il tasso di mortalità e aumentare il benessere degli animali e dei prodotti che ne derivano. Diversi esperti hanno parlato di “Internet of Food” per sottolineare il fatto di come i nuovi sistemi e strumenti connessi in rete creano un collegamento tra uomo, macchine e oggetti. Dunque molteplici le soluzioni tecnologiche che stanno valorizzando e rendendo più efficiente l’industria alimentare.

Evoluzione dell’Uomo, Lavoro e Moderne Tecnologie

Evoluzione dell’Uomo, Lavoro e Moderne Tecnologie

Il tema del lavoro è fondamentale nella vita dell’uomo e lo ha accompagnato fino ad oggi lungo tutto il percorso di sviluppo dagli albori della civiltà. Tale tema torna in auge nel nostro secolo a causa dell’esponenziale sviluppo tecnologico, il quale minaccia gli equilibri della vecchia industria manifatturiera. Ci si interroga sempre più spesso, sull’impatto delle moderne tecnologie nell’ecosistema lavoro. I computer e più in generale i calcolatori automatici, macchine automatizzate e robot, possono e potranno in un futuro sostituire l’uomo? Quali saranno le conseguenze di simili avvenimenti? Per rispondere a tali quesiti bisogna muoversi a piccoli passi. L’uomo più di un milione di anni fa fece la sua prima grande scoperta tecnologica: il fuoco. Questa rivoluzionaria scoperta ha cambiato radicalmente la vita degli uomini primitivi, aiutandoli a riscaldarsi e a cucinare il cibo per sterilizzarlo. Continuando sempre su questo filone troviamo la prima calcolatrice: la pascalina inventata dal filosofo Blaise Pascal nel 1642 in grado di fare calcoli in modo automatico. Queste scoperte hanno semplificato il lavoro dell’uomo interponendosi fra esso e quei lavori ripetitivi e meccanici molto spesso scomponibili e assimilabili in poche azioni basilari. Anche i moderni robot non fanno null’altro che interporsi fra l’uomo e la produzione industriale aiutandolo in attività molto spesso usuranti e meccaniche le quali non portano l’operatore a nessuna possibilità di sviluppo personale né per lui e né per l’ambiente circostante. Proprio per questo, informatica, automatica e robotica non sono nient’altro che specializzazioni della moderna tecnologia. Scoperte scientifiche che vanno di pari passo con l’evoluzione dell’uomo permettendo a quest’ultimo di focalizzare la propria attenzione su problemi più specifici lì dove le macchine non sono ancora arrivate e probabilmente non arriveranno mai. Ci si muove sempre di più verso una specializzazione del lavoro dell’uomo. Focalizzando l’attenzione delle persone verso quella tendenza artistica che contraddistingue l’essere umano dalle macchine, verso la sua ineguagliabile unicità, che sin dal principio gli ha permesso di imbrigliare gli elementi naturali e sfruttarli a proprio favore. Proprio per questo non dobbiamo avere paura del progresso ma abbracciarlo a piene mani come ciò che ci contraddistingue in quanto uomini e quindi con la tendenza a raggiungere vette sempre più alte e lontane.

Dasir Tech a sostegno della digitalizzazione

Dasir Tech a sostegno della digitalizzazione

Da pochi giorni sul portale del MISE è possibile consultare l'elenco, suddiviso per regione, delle imprese assegnatarie del voucher digitalizzazione. I dati confermano un successo che va oltre ogni aspettativa. Infatti, sono state presentate più di 90.000 domande per acquistare software, hardware e servizi finalizzati a modernizzare l’organizzazione aziendale. Per le tante domande pervenute al MISE, risulta difficile soddisfare tutte le richieste rispetto ai 100 milioni di fondi Pon messi a disposizione.  Per questo motivo il ministero sta considerando la possibilità di integrare la copertura finanziaria dell'intervento, per garantire a tutte le imprese richiedenti l’investimento nella digitalizzazione. Le imprese risultate assegnatarie possono iniziare ad effettuare le spese programmate nei progetti di digitalizzazione e di ammodernamento tecnologico presentati. Con un decreto successivo il MISE provvederà a pubblicare l’elenco definito delle imprese beneficiare con il relativo importo assegnato. A tal proposito riconfermiamo il nostro supporto ad affiancare le imprese assegnatarie che vogliono intraprendere il processo di digitalizzazione e, quindi, spendere il voucher a loro concesso presso la nostra azienda. I nostri servizi sono: siti Web, mobile App, e-commerce, gestionali, marketing & graphics, hardware support, business plan, project management, training. Tutti coloro che intendono servirsi del supporto della Dasir Tech possono contattarci al seguente indirizzo mail: flavio.genovese@dasir.it oppure al numero 081 19811580.

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